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Le prede della pesca surfcasting

le prede della pesca surfcasting

La pesca surfcasting è una tecnica di pesca costiera che prevede il lancio di esche naturali con l’ausilio di una canna lunga e potente in grado di tenere bene il moto ondoso, che è imprescindibile per questa tecnica. Scopri con noi quali sono le prede della pesca surfcasting.

Il pescatore si posiziona sulla spiaggia e lancia l’esca in mare cercando di raggiungere le zone dove i pesci predano. È una tecnica di pesca molto complessa che richiede una buona conoscenza del mare, delle maree e dei venti oltre che una discreta abilità nel lancio.

Oltre a una canna di buona qualità, un altro strumento indispensabile per questa pesca è il mulinello che deve essere potente e affidabile. Una volta lanciata l’esca si aspetta che il pesce abbocchi per poi recuperare grazie al mulinello e portarlo a riva. Parliamo di tecnica complessa proprio perché durante questa attesa sono tante le cose che dobbiamo calcolare e molti gli accorgimenti da fare. Dalla scelta del calamento migliore per quella determinata situazione, al punto giusto in cui lanciare e tante altre cose che vedremo nei successivi articoli.

Oggi parleremo di quali sono le prede principali che si possono catturare nella pesca surfcasting.

Nel Mar Mediterraneo esistono molteplici specie che popolano questo mare e molte di esse sono catturabili proprio con questa meravigliosa tecnica che è il surfcasting. Senza dubbio le prede più ambite sono spigole e orate, ma con un bel mare formato non si disdegnano neanche i forzuti saraghi, che con le loro testate ci possono trasmettere fortissime scariche di adrenalina; oppure il famoso pesce serra, croce e delizia per molti pescatori, senza dimenticare lecce amia, mormore, ombrine, corvine, occhiate e tanti pesci di galla che possono capitare. Insomma i pesci da insidiare nella pesca surfcasting sono veramente tanti ma oggi parliamo solo di alcuni di questi che hanno rappresentato la storia e il sogno della cattura BIG per molti pescatori.

Elenco: Le prede della pesca surfacasting

La spigola o branzino (Dicentrarchus labrax L.)

è un pesce predatore che colonizza il bacino del Mediterraneo ed è una delle prede della pesca surfcasting più ambita. Vive su tutti i fondali (sabbiosi, erbosi, rocciosi ecc.), soprattutto in prossimità delle foci fluviali poiché non disdegna livelli di salinità anche molto contenuti. Il branzino caccia soprattutto nel basso fondo (generalmente non oltre i 20m), dove anche gli esemplari di grosse dimensioni si spingono per cibarsi di: pesci, molluschi, crostacei, anellidi, vermi, insetti ecc. (non è raro individuarli su pochi centimetri d’acqua).

le prede della pesca surfcasting: spigola

È un pesce che raggiunge facilmente i 6-9 kg di peso ma sono stati catturati esemplari fino a 15 kg ed è possibile pescarlo tutto l’anno, ovviamente i periodi migliori per il surfcasting vanno da Ottobre a Febbraio, quando le mareggiate sono più frequenti ed è possibile provare a catturarli stimolando il loro appetito e il loro istinto predatorio.
Come detto sono pesci che hanno una “dieta” molto variegata ed è possibile pescarli con anellidi, crostacei e tranci di pesce. Molto redditizia è anche la pesca con il vivo, innescando piccoli muggini.
Sono pesci che si attivano molto durante i cambi di pressioni, quando il barometro scende e le perturbazioni sono in arrivo. 
In base alle condizioni del mare e al tipo di esca che utilizziamo scegliamo i nostri travi che possono essere: short rovesciato, long arm o minitrave a seconda dei casi.

L’orata

è un pesce osseo di mare appartenente alla famiglia Sparidae, Genere Sparus (Sparus aurata L.) Morfologicamente, l’orata si presenta tozza e poco affusolata, sul capo si distingue dagli altri membri della famiglia Sparidae per la tipica macchia color oro che le attraversa trasversalmente la fronte. 

le prede della pesca surfcasting: orata

Ha una dentatura assolutamente caratteristica; presenta una serie di incisivi e molari, superiori ed inferiori, che le permettono di spaccare e macinare le conchiglie dei molluschi, cozze, ricci di mare e granchi. L’orata non disdegna anche vermi e anellidi di vario genere, molto catturanti infatti sono arenicola, americano e bibi.
Può raggiungere dimensioni davvero impressionanti, fino ai 10 kg di peso e 70 cm di lunghezza. È un pesce molto sospettoso ed è solito girare intorno all’esca prima di attaccare e cercare di avvistare eventuali pericoli. A differenza della spigola, l’orata non ama particolarmente le fredde temperature ma comunque in molte zone d’Italia non è raro pescarle anche in situazioni di vero Surf.
Per quanto riguarda i travi da scegliere sono senza dubbio long arm o minitrave con finali lunghi, oppure l’utilizzo del piombo scorrevole. Oltre ad avere una straordinaria forza, questi pesci, come detto in precedenza, hanno un apparato boccale veramente straordinario, e per pescarli necessitiamo per forza di cose di ami molto robusti ed affidabili.

Il sarago (Diplodus)

è un pesce molto comune nei nostri mari e la sua famiglia comprende numerose specie e sottospecie. Ha una forma piatta, e questo lo rende veramente abile ad affrontare senza difficoltà la turbolenza. È un pesce che possiamo catturare tutto l’anno anche se i periodi migliori vanno da Settembre a Febbraio e nonostante sia un pesce che vive principalmente in zone di scogli è facile trovarlo anche nei fondali sabbiosi in quanto si avvicina agli arenili per cibarsi tra la schiuma. È un pesce dotato di grande forza e una volta allamato garantisce sicuramente un degno combattimento.

le prede della pesca surfcasting: sarago

Le sue carni sono ottime dal punto di vista culinario anche se negli ultimi anni una buona parte di questi pesci risulta essere gommoso per via di alcune alghe di cui si ciba.
Le esche da provare per il sarago sono davvero tante; vermi, cannolicchi, fasolare, cozze, seppie possono risultare micidiali. 
Una montatura che può essere molto valida è il paternoster ma in linea di massima è sempre preferibile utilizzare braccioli corti e diametri spessi, viste le condizioni di mare in cui possiamo trovarli con maggiore facilità. 

La mormora (Lithognathus mormyrus)

è un pesce appartenente alla famiglia Sparidae. Ha un corpo ovale, dalla forma relativamente affusolata ed è caratteristico il muso piuttosto allungato e appuntito, con profilo frontale quasi dritto. La taglia massima è di 55 cm; la taglia comune degli esemplari adulti è di circa 30 cm. È un ermafrodita proterandrico come l’orata (nasce cioè maschio per poi subire l’Inversione sessuale e divenire quindi femmina).

le prede della pesca surfcasting: mormora

Non è una vera e propria preda tipica del surfcasting in quanto la si può pescare maggiormente in condizioni di mare calmo e soprattutto nei periodi estivi, ma anche in presenza di mare formato non è raro incontrarle. Le loro abboccate non sempre sono ben visibili, infatti capita spesso di non vedere nessun movimento alla vetta della canna ma di trovare la lenza leggermente in bando. Sono pesci che vivono spesso in branco e quindi è importante essere rapidi e precisi per cercare di lanciare sempre nello stesso punto. I travi da utilizzare sono quelli più comuni e funzionano bene tutti, ovviamente sempre da scegliere in base alle condizioni. Quello che potrebbe fare la differenza è il piombo. Essendo le mormore pesci grufolatori, utilizzare piombi che siano in grado di raschiare il fondo formando la famosa nuvoletta di sabbia può risultare un’arma vincente in quanto questi pesci sono spesso incuriositi dal movimento di sabbia ed è facile che possano abboccare al nostro amo.
L’esca principe per questo fantastico pinnuto è senza dubbio l’arenicola, ma anche americano, koreano, bibi e cannolicchio non vengono disprezzate.

Il pesce serra (Pomatomus saltatrix)

è un pesce che negli ultimi anni è sempre più frequente nelle nostre acque tanto da diventare una del le prede della pesca surfcasting. Ha una bocca armata di forti mascelle dotate di denti triangolari molto robusti e taglienti come rasoi e il corpo fusiforme e slanciato.

le prede della pesca surfcasting: pesce serra


Un pesce che è più facile catturare d’estate, con mare calmo o poco mosso e quindi non proprio per gli amanti del vero surf ma merita comunque un posto tra le prede di questa tecnica.
Si ciba praticamente di tutto ciò che si muove in acqua, a volte attacca anche solo per curiosità o territorialità, le esche più utilizzate sono muggini o altri piccoli pesci, vivi o in tranci. È fondamentale un buon fluorocarbon di diametri importanti e non può mancare uno spezzone di cavetto d’acciaio.

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